a casa di ross
a casa di ross
Adoro scones e muffins sin dal mio primo soggiorno in Scozia ed Inghilterra, datato ormai, ahimè,1976. All’epoca mi perdevo nei romanzi di Jane Austen, bevendo il tè senza limone e senza latte, come avevo imparato nella famiglia scozzese che mi ospitava. Facevo (e tutt’ora faccio) colazione con fette di pane bianco coperto di burro salato (che, trentatre anni fa, in Italia, era praticamente sconosciuto ai più, mentre, peraltro, il burro dolce non non si vedeva, di norma, nelle case inglesi) e spalmato di marmellata di arance amare, cosa che faceva sgranare gli occhi a molti; avevo inoltre imparato a tenere il burro nella burriera, anche se, abitando a Cagliari all’epoca, il caldo non mi permetteva di tenerlo fuori dal frigorifero, come avevo visto fare in Inghilterra e Scozia, per averlo sempre morbido da spalmare sul pane e sugli scones. Ovviamente mi è successo di offrire alle mie compagne di scuola il tè con biscottini, muffins e scones, accompagnandoli con il lemon curd e del burro nella burriera, la qual cosa provocava sempre interrogativi. Quando poi spiegavo loro cos’era il lemon curd e perché lo mettessi sugli scones le facce si facevano ancora più perplesse: sembrava una cosa esotica e raffinata per pochi “strani” (gli Inglesi sono ritenuti un poco strani dai continentali: il fatto che io ne avessi sposato parecchie abitudini rendeva, di conseguenza, strana anche me). Ma il vero problema del lemon curd, purtroppo, è un altro: la generosa dose di burro prevista dalla ricetta, che andava a sommarsi al burro degli scones... il che rendeva sempre problematico il consumo, decisamente elefantiaco, che gli davo... perché non sempre potevo far susseguire al sopra detto consumo una camminata di almeno 4 chilometri per abbattere l’indice glicemico (chissà a quanto schizzava quello colesterolemico...) del dovuto... Quando ho letto su menuturistico che Alessandra era riuscita a preparare il lemon curd senza burro (opera meritoria del Nobel), ho colto al volo l’occasione per prepararne un vasetto (anche se una congrua parte è sparita grazie a Joannes Carolus, che l’ha trovata divina). Mi sa che dovrò presto rifarlo...
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LEMON CURD
venerdì 9 ottobre 2009