a casa di ross
a casa di ross
Da appassionata di orti e giardini, ed appassionata di gastronomia, avevo da tempo in mente di scrivere qualcosa su questo argomento che mi sta a cuore, e cioè la salvezza delle diverse specie di piante e di ortaggi. E’ molto difficile, oggi, andando al mercato o, peggio, al supermercato, trovare più di quelle due o tre tipi di mele, due tipi di zucchine, due tipi di arance. Ci sono alcuni agricoltori e vivaisti che si sono impegnati a coltivare e salvare dall’estinzione piante da frutto, cereali, legumi, verdure, cercando di coinvolgere bambini e famiglie. E’ un lavoro paziente e difficile, fatto con amore e dedizione. Vi proporrò dunque dei links dove proseguire la ricerca.
http://www.mondobiologicoitaliano.it/homepage.html
http://www.civiltacontadina.it/
http://www.coopdulcamara.it/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=95&Itemid=90
http://www.piccolopopolo.org/index.php?option=com_content&task=view&id=28&Itemid=54
http://www.aiab.it/nuovosito/biofattorie/biofattoria.php?f=10
http://www.birdlife.ch/pdf/argument_biodiv_it.pdf
http://www.vivaiborgato.it/frutti.html
http://www.compagniadelgiardinaggio.it/acquisti-corrispondenza
Concludo questa “ricerca” segnalando una mostra mercato di fiori e piante rare da frutto:
http://www.miositoweb.com/florealfest.htm
ed un’altra mostra mercato di fiori e piante rare:
http://www.pomarium.net/public%5Cprogrammi%5CProgrammaPomarium2008.pdf
In natura esistono centinaia di mele, antiche, dai nomi di fiaba, che monaci, crociati, soldati e pellegrini hanno diffuso, con i loro spostamenti ; queste mele, come altri tipi di frutta e verdura, sono a rischio di estinzione, anzi, alcune sono già perdute. Isabella Dalla Ragione, a San Lorenzo di Lerchi, in provincia di Perugia, agronoma e storica delle piante, vanta la più grande collezione di antichi alberi da frutto di cui si abbia notizia. La sua impresa agricola, archeologia arborea, ereditata dal padre, il famoso Livio Dalla Ragione, ha meritato nel settembre del 2005, la copertina del New Yorker e sei pagine di articolo. Livio ed ora sua figlia, sono persone che credono nella dignità delle piante; insieme hanno scritto un libro bellissimo “Diario di due cercatori di piante (Ali &no editore), che parla proprio della passione per le piante, capaci a volte di tempi lunghissimi per ambientarsi in un altro ambiente naturale.
http://www.archeologiaarborea.org/
Alessandra Orsi, con il marito Giuseppe Borsatti, esperto di fitoterapia, è specialista in vimini per pergole viventi, a Rieti (Contrada Casale Tocci a Ponzano); vive coltivando pistacchi e peperoncini, ciliegi da legno e vari alberi da frutto, e le rose Laure e la Davoust, introdotte in Italia dai Valdesi, nell’800. Le pergole viventi sono vimini che Alessandra intreccia senza sradicare dal suolo, formando pergole vive e gazebo naturali.
Giuseppe Messina è considerato il re degli agrumi, esperto vivaista siciliano, titolare dell’azienda Hortus Hesperidis di Mazzarrà Sant’Andrea (a 55 chilometri da Messina). Perito agrario, Messina, un dottorato in naturopatia ed uno in scienze agrarie, tiene in vita varietà di agrumi in disuso.
http://www.hortushesperidis.com/
Pier Luigi Priola, a Treviso, ha fondato una trentina e più di anni fa, un’azienda giardiniera, collaborando poi con maestri paesaggisti come Ferrante Goria e Franz Bogart, che gli hanno insegnato il senso del colore, per esempio, e, siccome i due maestri erano alla ricerca di piante particolari, che non si reperivano facilmente, Priola si è messo a coltivarle. Sperimenta e crea nuovi profumi, colori, forme (attualmente lavora a circa 800 nuove varietà), ed inoltre è architetto di giardini. Tiene a precisare che, una volta, erano i contadini che facevano il feng shui: rispettosi dei tempi delle piante, prima di costruire una casa valutavano il terreno per giorni, l’orientamento, le falde d’acqua, l’energia del luogo.
Michel Meier, paesaggista di Friburgo (la cui madre è stata una grande botanica, buon sangue non mente) che ha creato giardini famosi e labirinti in Italia e negli Stati Uniti, ora vive in Umbria, per amore del luogo; ha collaborato con il medico del Dalai Lama per lo studio delle piante tradizionali tibetane che crescono sull’Himalaya. Da dodici anni collabora con un amico, Manuel Hulz, (laureato in Economia, lavoro che poi ha abbandonato) a Collelungo, una frazione di Todi, in un vivaio di erbe aromatiche, La Chiusa, salvando specie come il dittamo, la mandragola, il shiso, la persia, la pimpinella, la tormentilla, la visnaga eccetera, Dal punto di vista botanico questa zona, a cavallo tra Toscana, Marche, Emilia è ricchissima ed unica, una zona che era in origine poco fruttifera, destinata com’era alla coltivazione del tabacco; insieme hanno salvato ben 100 alberi di otto tipi diversi dalla scomparsa. E’ un ottimo pranoterapeuta, e cura così anche le piante, ottenendo risultati spettacolari.
Vivaio La Chiusa: 338 - 54.97.948
Daniela Torroni e Francesco Catterucci, del vivaio “La fiorita” di Castelviscardo, frazine di Allerona, Orvieto, hanno fatto del loro podere una fiaba di alberi, arbusti, fiori, rose selvatiche, un capolavoro di biodiversità; la loro passione infatti sono proprio le rose selvatiche, le piante spontanee; difendono il loro bosco da chi vorrebbe abbattere tutto per costruire la solita vigna (più redditizia), ma così impoverendo il terreno e favorendo le frane. Ovunque ci sono enormi cespugli di rose Mozart (che meraviglia!!) e Mulliganii, un profumatissimo olivo di Boemia, e metodi di coltura naturali.
La Fiorita: 0763 - 626200
Pedro Minto vive a Cittadella (Padova), con moglie e figlio; hanno battezzato la loro azienda “Raziel”, come l’arcangelo che protegge le imprese impossibili; l’azienda è specializzata in bulbose: fresie, dalie, amarilli rossi,fresie, calle colorate, peonie, agapanthus... inoltre ora c’è anche un progetto umanitario legato alla coltivazione in Madagascar di orchidee. L’azienda vende anche rocce di ogni forma e dimensione per abbellire i giardini.
Filippo Alossa lavora con piante esotiche che si trovano bene nel clima piemontese di Lessolo, a poca distanza da Torino. Il suo piccolo vivaio “Millefoglie”, è un parco bellissimo pensato per attirare gli uccelli; nello stagno si trovano rane, pesci, ninfee, un’oasi di pace e di freschezza. Come tanti colleghi crede nella permacoltura (un tipo di agricoltura che crea sistemi bilanciati e chiusi, basata su flussi energetici, senza utilizzare veleni). E’ un architetto dei giardini, lavora pensando all’ecosistema e combinando quattro elementi: grossi gruppi di alberi che richiamano gli uccelli, arbusti per la micro - fauna, insetti importantissimi proprio nell’ecosistema; piante che favoriscono la fertilità del sistema (leguminose soprattutto, azotofissatori) , piante e cortecce coprisuolo, che fungono da fertilizzante naturale, assicurando il ciclo di trasformazione dalla sostanza organica in humus.
millefoglie’ vivaio&giardino è a Lessolo (TO) frazione Calea - via Sibia 2
Email: millefoglie@tin.it
Enrico Carlo è specializzato in graminacee ornamentali, ed è orgoglioso di avere, in pochi anni, messo insieme una così significativa collezione.
Queste persone sono per il momento poche, ma fanno un regalo enorme al territorio, bilanciano i danni che una sconsiderata produttività ha arrecato all’ambiente, salvano una tradizione contadina, la nostra tradizione, le nostre radici. Ricordo anche le vivaiste Liliana Gambasso, a Cambiano (TO) e Floriana Shejbal di Monte Porzio Catone.
Altri links:
FAI
Il Fai non ha bisogno di presentazioni; le altre due sono associazioni in cui si sono raggruppati i vari vivaisti, impegnati nella salvaguardia del nostro futuro: la terra, gli alberi, le piante.
Ho basato quest’ultimo pezzo su un articolo tratto da Panorama del 26 Luglio 2007, scritto da Sandra Petrignani (l’avevo conservato nella speranza di avere, un domani, la possibilità di piantare piante da frutto ed ortaggi, senza sapere che l’avrei usato un anno dopo...)
SALVARE LA BIODIVERSITA'
lunedì 27 ottobre 2008