a casa di ross
a casa di ross
E’ un classico del Natale, la strenna natalizia. E’ bello trovare un buon libro sotto l’albero, o regalarselo, in modo da leggere con calma proprio approfittando dei giorni di vacanza. Segnalerò alcuni titoli di libri di gastronomia ed altro, che a me son piaciuti di molto, sperando di aiutarvi nella scelta tra le migliaia di libri esposti nelle gondole delle librerie. Comincio con un libro molto interessante, dedicato a chi ama, come me d’altronde, il cioccolato e vuole sapere tutto, ma proprio tutto sul Theobroma, il cibo degli dei. E’: “Conoscere il cioccolato”, di Gigi e Clara Padovani, editore Ponte alle Grazie, la collana curata da Allan Bay. (15 euro). I coniugi Padovani, giornalisti ed autori di libri di cucina, hanno riversato in questo agile e godibile (in tutti i sensi) volume dieci anni di incontri ed esperienze nel mondo del cioccolato. Con un linguaggio scorrevole, con aneddoti e citazioni letterarie, guidano i lettori alla scoperta di un mondo meraviglioso e sconosciuto, quello del cacao, dalla piantagione alla lavorazione, fornendo una guida completa alla degustazione, e fornendo anche una selezione di indirizzi golosi. Insomma, il cioccolato non avrà più segreti.
Un altro libro elegante, raffinato, ricco di fotografie a colori, è il bel libro di Claudio Sadler: “Le ricette per il dolce”, edito da Giunti (25 euro), dove l’autore insegna le basi della pasticceria, dove si trovano ricette interessanti ed anche praticabili, compreso il gelato, e dove, per ogni dolce, viene suggerito un vino od un liquore da abbinare. Per ogni ricetta sono evidenziati, oltre agli ingredienti, tempi di preparazione e cottura, strumenti da usare ed eventuali difficoltà, e dove viene fornito un esauriente glossario.
Per chi ama il pane, segnalo un libro che mi è molto piaciuto: “Voglia di pane”, di Anna Prandoni e Sara Gianotti, De Vecchi Editore (18 euro), ricco di fotografie a colori, che offre un profumatissimo viaggio tra baguettes, focacce, grissini e pane buono fatto in casa... e cosa c’è di meglio, in queste feste, portare in tavola un cestino di pane fatto con creatività e passione? Un altro libro molto interessante, che piacerà a chi ama impastare e preparare dolci, snack, salatini, brioche e focacce, è il bel libro del maestro fornaio Piergiorgio Fiorilli: “Snack Food, spuntini e stuzzichini”, edito da Gribaudo, ricco di fotografie, con un capitolo dedicato alle farine, ed uno, che mi è piaciuto molto, dedicato al sale. Le ricette sono davvero interessanti, festose e profumate, ed alla fine del volume, elegantemente rilegato, ci sono indirizzi di aziende agricole, birrifici artigianali ed altre aziende.
Un’autobiografia divertente, quella di Ruth Reichl “Confortatemi con le mele”, edito da Ponte alle Grazie (15 euro), quello dove cibo ed umorismo, ricette ed aneddoti, personaggi ed esperienze di vita si mescolano, si intrecciano e diventano un appassionato road movie gastronomico. In ogni caso, che vi limitiate a leggere o che vi mettiate ai fornelli (ho preparato la Dacquoise con crema al burro, ricetta fornita a pagina 59, ricetta che troverete cliccando qui,) troverete alcune ore di svago, sfogliando e leggendo questo volumetto.
E per chi ha altri gusti...
Segnalo un librino meraviglioso per ironia, intelligenza: “Allegro ma non troppo”, dell’economista, mancato recentemente, Carlo Maria Cipolla (15 euro, il Mulino Editore). Sottotitoli: pepe, vino e lana come elementi determinanti dello sviluppo economico nell’età di mezzo/ Le leggi fondamentali della stupidità umana. Sono due piccoli saggi, riuniti in un volumetto, un “divertissement”, dove l’autore gioca sul filo del paradosso e dell’assurdo, una parodia ilare della storia economica e sociale del medio evo, ed una scherzosa teoria sulla stupidità umana. La definizione più divertente dello stupido, ma che fa riflettere è: “Lo stupido è colui che procura un danno agli altri senza nel contempo procurare un vantaggio a se stesso”.
James Herriot è stato un veterinario vissuto in Inghilterra, nello Yorkshire precisamente, nel secolo scorso. Ha trasferito in alcuni libri le sue esperienze umane, molto divertenti, scritte con linguaggio brillante, libri molto divertenti da leggere, spensierati, che fanno rivivere un mondo passato e fanno conoscere un uomo ed un veterinario amante degli animali e degli esseri umani. I titoli: “Beato tra le bestie”, “Creature grandi e piccole”, “Cose sagge e meravigliose”, “E Dio le creò”. L’editore è Rizzoli, il costo dovrebbe aggirarsi sui 9 euro a volume, io ho ancora il prezzo in lire. Un consiglio spassionato: leggeteli, vi farete tante risate che fanno bene alla salute.
Per chi ama, come me, la musica:
“Vademecum del pianista da camera”, scritto dal famoso pianista Bruno Canino, un piccolo e divertente saggio edito da Passigli Editori (7 euro), dove l’autore scrive una lettera semiseria a tutti gli appassionati di musica, affrontando in trentacinque voci, con immediatezza, brio ed ironia, i temi ed i patemi del pianista da camera. Canino non tace nulla delle deformazioni e dei vizi della nostra cultura musicale, nè le smanie e manie dei protagonisti, e neppure i trucchi del mestiere, imparati in tanti anni di straordinaria carriera, dimostrando intelligenza, garbo e sense of humor. Un libro che spesso rileggo, come quello di Cipolla, per trarne conforto e godimento.
Un libro per chi ama il pianoforte, ancora, quello di Piero Rattalino: “Pianisti e fortisti, viaggio tra gli interpreti alla tastiera”, Giunti Ricordi Editore (14 euro). L’autore, diplomatosi al Conservatorio di Parma e diventato egli stesso direttore del Conservatorio di Milano, è stato anche direttore artistico del comunale di Bologna, del Carlo Felice di Genova, del Regio di Torino e del Bellini di Catania. Tra i tanti volumi da lui pubblicati, questo mi ha affascinato per il racconto di tanti uomini e donne che hanno fatto della musica e del pianoforte la loro vita. Rubinstein, Arrau, Richter, Benedetti Michelangeli, Gould, Pollini sono alcuni dei solisti che compaiono in questo volume, insieme all’analisi di come hanno affrontato le opere e le interpretazioni precedenti. Ne deriva un libro ricco di consigli per l’ascolto, ed un approfondimento biografico sui giganti musicali.
Un libro che ho letto con piacere è quello scritto da Daniel Barenboim, “La musica sveglia il tempo” edito da Feltrinelli (15 euro), dove l’autore, celebre pianista ed ottimo direttore d’orchestra (proprio ieri alla testa dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano per l’inaugurazione della Stagione 2009/2010), parla di sè e della propria vita, delle scelte musicali che ha vissuto e dell’impresa, ritenuta impossibile, di fondare e guidare un’orchestra composta da musicisti israeliani e palestinesi, la West Eastern Divan Orchestra. Un libro dove si parla di musica, di pace, di problemi legati allo stato di Israele e di Palestina, ma anche di amore, per la vita e per la gioia, oltre che per la musica. Perché per lui la vita coincide con la musica...
Un volume bello spesso, che ho trovato davvero interessante, quello che ha scritto Arrigo Polillo: “Jazz”, edito da Oscar Saggi Mondadori (15 euro). Polillo è stato un giornalista e critico di jazz tra i più autorevoli del mondo, che ha diretto la rivista mensile “Musica jazz”, oltre ad altri libri. Questo libro, a venticinque anni dalla scomparsa dell’autore, è diventato un classico della storia della musica afro americana, testamento di pensiero e frutto di grande passione e di lunghe riflessioni su una musica straordinaria, ed i suoi protagonisti dalle storie disperate e tormentate. La storia del jazz è legata anche alla storia di un popolo, quello afro americano, alla sua lotta per l’emancipazione e dignità, partendo dal ragtime, da New Orleans e dal Dixieland, passando attraverso Duke Ellington, Ella Fitzgerald, Louis Armstrong, Benny Goodman, arrivando sino al bepop, al cool e l’hard bop, al jazz rock ed alla fusion, tra avanguardia e ricerca di nuovi ritmi ed armonie da parte di musicisti eccezionali.
Altri libri? I miei preferiti:
“Via dalla pazza folla”, di Thomas Hardy, edito da Garzanti (ho ancora il prezzo in lire, credo si aggiri intorno agli 8 euro), gioioso e spontaneo, con spiccato e britannico sense of humor, ambientato nel Wessex, una grande e romantica storia di amore, con (e potevano mai mancare?) intrighi, colpi di scena, tradimenti e quant’altro può succedere, sino alla fine... che non svelerò certo qui... Assolutamente da leggere e da godere.
Un altro libro che ho divorato e goduto, è quello di Charles Dickens, meraviglioso scrittore vittoriano (eh si, restiamo ancora nella vecchia cara Inghilterra): “Casa Desolata” edito da Einaudi (anche qui ho il prezzo in lire, 28.000 per la precisione, ora spero che il prezzo attuale non sia di 28 euro), con annesso saggio di Vladimir Nabokov (si, quello di Lolita). Scritto e pubblicato a dispense tra il 1852 ed il 1853, è considerato da molti il suo miglior romanzo, è uno dei primi esempi di detective stories, storia e satira di una interminabile causa legale, con litiganti in attesa di fortune, ricco di intrighi e di piste poliziesche, morti misteriose, vecchie case decrepite, figli illegittimi, adulteri d’alto livello, ma anche vicoli bui, con un detective che non molla la presa su un caso irrisolto, ed una raffinata descrizione della società londinese di metà Ottocento. Come ha scritto Nabokov: “Ciò che dobbiamo fare, leggendo il libro, è rilassarci e lasciare che sia la spina dorsale a prendere il sopravvento. Benché si legga con la mente, la sede del piacere artistico è tra le scapole...”. Curioso, no?
E restiamo ancora in Inghilterra, con un romanzo classico, classicissimo: “Tre uomini a zonzo” di Jerome K. Jerome, edito da Rizzoli (8500 lire, credo che ora il costo si aggiri sui 9 euro). Jerome, Harris e George, dopo le perigliose e comiche avventure di “Tre uomini in barca, per tacer del cane”, sono di nuovo in giro a far danni, questa volta nella Germania guglielmina del primi del ‘900. Viaggio turbato da incertezze linguistiche, dagli oggetti dotati di estro maligno e bizzarro (ne so qualcosa anche io), dai capricci delle biciclette, dall’ineffabile zio Podger, attraverso un amabile paesaggio e ad una fitta selva di divieti e regolamenti, che danno felicità ai tedeschi, animali compresi... una amabile presa in giro dei “cugini” tedeschi, fatta da un adorabile Jerome al massimo della forma.
E come non potevo citare un altro scrittore umoristico, come P.G. Wodehouse? Il suo “Jeeves e la cavalleria”, edito da Mursia (Lire 10.000, ora credo sia sui 12 euro), segue le gesta del mitico, impeccabile maggiordomo Jeeves, che veglia su un inetto ed imbranato Bertram Wooster attraverso turbini di colpi di scena, fidanzate invadenti, collane scomparse, nello scenario di una villa di campagna nel Worcestershire, e la Londra negli anni ’30; una satira gradevole dai dialoghi leggeri ed anche surreali, con uno stile inimitabile e con acuta vis comica.
Il più classico dei romanzi d’amore: “Orgoglio e pregiudizio”, mio preferito già dai tempi del liceo, edito da BUR Rizzoli (4000 lire, ora credo si aggiri sui 12 euro). Una scrittrice acuta, intelligente, che Virginia Woolf definì perfetta, che delinea personaggi di straordinaria evidenza psicologica, ritrae persone con l’acume di chi ha ben penetrato i costumi e le figure del suo ambiente: l’intelligente ed orgogliosa Elizabeth Bennet, l’ottuso pastore Collins, il superbo D’Arcy, l’arrogante lady Catherine. Il piccolo mondo dell’autrice, il presbiterio anglicano dell’inizio ‘800 che ha fornito spunti alle opere di Swift, le sorelle Bronte ed i romanzi della Austen, è indagato con occhio femminile, perspicace e malizioso, ma anche affettuoso. E’ un romanzo cardine della letteratura, anche per la battaglia dell’autrice, che sarà seguita da Dickens, Hardy e Forster nel perseguire per l’umanità il diritto ad amare senza essere condizionati dal ceto di appartenenza e di nascita, dalla ricchezza e dal titolo.
Un bellissimo romanzo, da cui è stato tratto un film sensibile e delicato con le intense interpretazioni di Anthony Hopkins ed Emma Thompson, quello di Kazuo Ishiguro: “Quel che resta del giorno”, edito da Einaudi (13.000 lire, credo ora costi sui 13 euro). Un romanzo malinconico, nostalgico ed anche doloroso, ambientato nella casa di campagna di un lord inglese negli anni ’30, fatto di piccole cose, si, ma soprattutto del senso del dovere che anima il protagonista, un impeccabile maggiordomo inglese. Splendidamente scritto, con eleganza e raffinatezza. Da leggere, assolutamente.
Un altro volumetto che mi piace segnalare è quello scritto dall’italiano Roberto Piumini: “Tre d’amore”, edito da Einaudi (anche stavolta ho il prezzo è in lire, 17.000 per la precisione, ora non so). Quattro novelle completamente diverse tra loro, scritte con agilità, divertimento, poesia, comicità. La novella che più mi ha divertita, facendomi ridere a perdifiato, è “La celata”, ovvero le avventure comiche ed erotiche di un cavaliero e della sua amata, ambientata ai tempi delle Crociate, mentre la novella più poetica è quella del “Prete Laurel”, un bonario sacerdote di campagna che, a ridosso del Natale, fa un incontro... sconvolgente.
E, last but not least, il Romanzo dei romanzi: “Guerra e Pace”, di Lev Tolstoj. Un meraviglioso, grande affresco della Russia dei primi dell‘800, con grandi personaggi immortali. Natasha Rostova, Pierre Bezukov, il principe Andreij Bolkonskij sono rappresentati con semplicità e fermezza di tocco, con serenità. Dove si narra di come Pierre, l’antieroe, diventi la figura vincente del romanzo, per via della sua capacità di amare... e dove l’autore ha per Natasha Rostova un destino differente da quello di Anna Karenina, là dove concede il suo affetto ed il suo perdono a chi sbaglia, ed una seconda vita, più ricca ed intensa, proprio a causa della concessione della seconda chance.
Spero di avervi dato degli spunti per dei regali, senza avervi annoiato. E, buona lettura!
BIBLIOTECA GASTRONOMICA... E NON
lunedì 7 dicembre 2009