a casa di ross
a casa di ross
Bellissimo questo libro sul vino, di Roberto Cipresso, che ho letto con piacere assoluto: è “Il romanzo del vino” (Piemme editore). Cipresso è uno dei più dotati viticoltori del mondo, (due anni fa è stato insignito dell’Oscar del vino), che ha voluto scrivere non solo su come sia nato il rapporto d’amore tra l’uomo e la vite, sin dall’antichità; ma ha voluto trasmetterci la consapevolezza, soprattutto, della fatica di produrre il vino, dell’umiltà e del lavoro intenso , soggetto anche ai capricci del tempo e delle malattie delle piante, che richiede la cura della vigna e della cantina. Ho letto con grande divertimento il capitolo in cui narra di Camillo Benso di Cavour e del suo vino, il Barolo, che conquistò la corte parigina di Napoleone III, non meno della famosa e bellissima contessa di Castiglione (cugina di Cavour), che sedusse l’Imperatore Napoleone III per conquistare le sue simpatie alla causa dell’unità d’Italia. Il Barolo alleato dei patrioti risorgimentali... storia poco nota, ma è pur vero che anche questo fantastico vino ebbe la sua parte nei salotti europei: oggi si parlerebbe di public relations ottimamente condotte da Cavour, il quale riuscì nell’impresa di far schierare al fianco dell’esercito sabaudo quello francese. Cipresso parla anche di sé, racconta di come sia diventato un celebrato wine maker e del suo lavoro che ama tanto. Ha viaggiato tanto, Cipresso, e racconta in questo libro le storie dei vini sud americani, australiani, sudafricani, vini che devono il loro successo al duro e silenzioso lavoro di immigrati francesi ed italiani; ma ho trovato bellissimo anche il capitolo dove parla del Borgogna, dei suoi famosi Chateaux, di cru e di grand cru della Borgogna, tracciando poi un interessante parallelo con i nostri territori ed i nostri vini. Il libro contiene un glossario, a cura di Stefano Milioni, utilissimo per “tradurre” i termini tecnici.
BIBLIOTECA GASTRONOMICA... E NON
sabato 30 maggio 2009