a casa di ross
a casa di ross
E’ un libro che ho comprato ben sette anni fa, che già allora mi aveva da subito intrigato, anche per il sottotitolo. Sfogliarlo e decidere di acquistarlo è stato un tutt’uno. Parlo del libro di Gualtiero Marchesi e di Luca Vercelloni: “La tavola imbandita”, storia estetica della cucina”, editore Laterza. Bel libro, ben rilegato, bella copertina, (il che invoglia sempre a sfogliarlo) ma, ovviamente, anche ben scritto. Il libro è diviso in quattro capitoli ed un’appendice: si parte dal primo capitolo (ovviamente), dedicato al cerimoniale dei sensi, ovvero: i cibi giudicati dagli occhi, i preparativi della festa e le esigenze dell’etichetta. Poi gli autori si soffermano sull’ascesa e declino della cucina decorativa, che ha avuto i suoi fasti nel pasticciere - architetto per eccellenza Antoine Careme, nell’800, colui che, come uno stilista, non lavora su commissione per il cliente, sia pure facoltoso, non ha bisogno di piacere a nessuno, perché decide lui che cosa piacerà a tutti. Inizierà alla fine del XIX secolo, la “rivolta” contro questa monumentalità di presentazione di un pranzo: era cambiata la clientela, che richiedeva una migliore organizzazione del servizio. Si descrive così il cambio dal servizio alla russa ( che poi tanto russa non era....) al servizio alla francese, a portate, che oggi ancora pratichiamo. C’è un interessante paragrafo, dedicato alla tavola patinata, sviluppatosi con l’avvento della fotografia (il cibo contraffatto a beneficio del godimento visivo), che ripropone, sia pure sotto segno diverso, il ruolo decorativo dei pièces montèes di Careme. L’ultimo capitolo è dedicato al piatto imbandito ed allo stile della cucina contemporanea, molto interessante; una bella appendice, con esercizi di stile e attrezzi di scena, scritta da Gualtiero Marchesi, chiude il volume. Insomma, dai banchetti rinascimentali all’invenzione della nouvelle cuisine, questo interessante libro ricostruisce la storia estetica della cucina, attraverso le principali tappe che hanno scandito l’evoluzione del gusto della tavola, mettendo in luce le implicazioni culturali e le influenze artistiche e sociologiche.Da segnalare la bibliografia, accurata, che riguarda ricettari e manuali di cucina del passato e contemporanei, una ricca bibliografia sulla storia, critica ed iconografia gastronomica, ed una bibliografia che riguarda la storia del costume, l’estetica e la psicologia del gusto.
BIBLIOTECA GASTRONOMICA.... E NON
domenica 21 giugno 2009