a casa di ross
a casa di ross
L’invito alla lettura di questa settimana riguarda un libro sulla cucina cinese, e non solo. L’autrice, Bamboo Hirst, nata a Pechino, cresciuta a Shanghai e che ha poi vissuto a lungo a Milano ed a Londra, ha scritto questa deliziosa autobiografia: “Il riso non cresce sugli alberi, ovvero la Cina in cucina” (la Tartaruga edizioni), che contiene una cucina dei ricordi, molto affettuosa. E’ la cucina cinese della sua infanzia ed adolescenza, la cucina della mamma e della nonna. Le ricette sono semplici e ben descritte, non troppo difficili da eseguire. C’è un elenco dei materiali e degli ingredienti necessari, con dettagliata spiegazione delle spezie e delle salse, ed i diversi metodi di cottura dei vari cibi. Il capitolo che, ovviamente, mi ha affascinato, è quello della musica in cucina: il soffriggere ha un suono diverso dal friggere, il rumore del tagliare a strisce fa un rumore più secco del tagliare a dadini. Saltare in padella dinamizza e potenzia la natura calda e modera la fredda. Il bollore ridimensiona lo yang e neutralizza lo yin; e, dal rumore che fa il fuoco troppo alto o troppo basso si avverte l’andamento della cottura: si abbassa o si alza la fiamma di un tono, come in una composizione musicale si aggiunge un diesis o si abbassa di un bemolle. L’autrice ben descrive così una musicalità in cucina, definendo “allegro ma non troppo” la forza della fiamma che deve cuocere uno stufato, mentre per il bollire si dovrebbe procedere con un “andante allegretto”. Per il finale si deve fare uso di una “toccata”, e con le bacchette si deve preparare “l’arrangiamento” di un piatto. Divertente il capitolo “Yin e Yang: di che sapore sei?”, e la suddivisione dei vari tipi fisici: scoprire se si è un magro yang oppure un robusto yin, per poi adottare una proposta di dieta riequilibrante. Le ricette sono divise per argomenti: si parte dal riso, si parla della pasta e delle zuppe, si tratta del maiale e del pollo, si parla della cucina mongola, si danno le ricette a base di uova, verdure, bambù e pesce, si parla di ricette a base di fiori, frutta e... insetti, per finire con le bevande ed il tè; gli ultimi capitoli sono dedicati al menù di un pranzo informale, di un pranzo ufficiale, e di piatti destinati alle festività. L’autrice dedica un capitolo alla cucina del passato, alla cucina religiosa, alla cucina popolare... ed infine... chiude con un capitolo dedicato a “Cosa mangio io “ ed un capitolo dedicato a “Blu Cina”, che non svelo.
BIBLIOTECA GASTRONOMICA... E NON
giovedì 16 luglio 2009