Sarà che ho una forma mentis particolare, ma le giornate grigie e piovose come oggi, mi fan venire voglia (oltre che del divano, della copertina, di un buon libro e della musica di Bach), di zuppe, minestrine, piatti di verdura caldi e rassicuranti, appunto, come una copertina: forse demodèe, o comunque non glamour, (un po’ come me), ma che parlano di casa, di semplicità, di cose genuine. Le verdure fanno bene alla salute, contengono le preziose vitamine, le fibre ed i sali minerali, per cui bisognerebbe mangiarne almeno quattro porzioni al giorno (cosa che faccio); ma, proprio ieri, mi son sentita dire che son noiose, un po’ piatte, sempre uguali nel sapore e nel procedimento, e che, per sovrammercato, non sempre piacciono ai bambini. In effetti non è facile escogitare nuovi modi per dare un piglio, un profumo diverso alle verdure, oggi nella fattispecie i broccoli (appartenente alla famiglia delle Crucifere, famiglia che comprende i cavolfiori ed i cavoli); che, lo ammetto, sono modesti e, per di più, lasciano un odore in casa poco gradito. Mumble mumble, pensa e ripensa (alla mia età, ‘sti sforzi finiranno per svalvolarmi definitivamente), ho avuto l’ispirazione: ho dato loro un tocco di India, il profumo di esotico, speziato, di fragranza lontana, usando il Garam Masala. Broccoli che però poi ho “sposato” ad un bel pezzo di Robiola della Valsassina, formaggio pastoso e meravigliosamente profumato di fattoria, di mucche, di montagna, di Italia. Una cena sì umida e piovosa, autunnale per antonomasia, ma anche un po’ “fusion”; una cena del cavolo, potrei chiosare...

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