a casa di ross
a casa di ross
Sono nata in un’epoca in cui le ecografie non erano ancora state inventate, onde per cui, trovo assai ragionevolmente, i miei presero in considerazione diversi nomi femminili e maschili, nomi che mio nonno inesorabilmente bocciò uno ad uno, (un giorno spiegherò perché: c’erano le ragioni, c’erano, eccome) e quindi, boccia quel nome, scarta quell’altro, al momento della mia nascita ci si venne a trovare nella penosa situazione di essere a corto di nomi papabili. Quando si trattò di spedire a familiari ed amici di famiglia i telegrammi con la notizia della mia nascita, mio nonno andò ad interrogare mia madre circa il punto centrale: cioè di chi doveva annunciare la venuta al mondo. Siccome il parto era stato alquanto travagliato e laborioso, alla poverina, sfinita, rimasero pochi secondi per farsi venire un’idea; fu così che esalò “Rossana”, (perché le era venuta in mente, chissà perché, una sua collega di lavoro che portava, per l’appunto, tale nome). Mio nonno restò basito; ma guardando quel che giaceva in fondo al letto non ebbe cuore di bocciare anche quel nome. Approvò, o, più probabilmente quel nome inconsueto, inatteso, spuntato come un coniglio dal cilindro, gli piacque; e ventidue giorni più tardi venni solennemente battezzata nella basilica di S.Pietro, con i nomi di Rossana Maria (secondo nome tradizionalmente portato da tutti i componenti della famiglia di mio padre, uomini inclusi). I nomi sono dunque importanti, e per questa salsa che ho ideato ne ho cercato uno carino almeno quanto la Salsa Pariglia (nome suggeritomi dal brillante “problem solver” Joannes Carolus). Mi sono sforzata, giuro, ho spremuto sino in fondo tutte le mie povere celluline grigie, che hanno rischiato il collasso, ma dalla spremuta, inizialmente, non è uscito che Maisonnette, nome che credo si possa tradurre in casetta, e che quindi non c’entrava nulla ma suonava bene; poi, al momento di scrivere queste righe ho avuto un’illuminazione, (dopodiché mi sono accasciata e suppongo che rimarrò in si tale pietoso stato per almeno due giorni): la salsa era una versione riveduta e corretta della maionese, quindi sono approdata a Mayonnette. Poteva andare peggio? Siii, che poteva andare peggio...
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SALSA MAYONNETTE
martedì 9 novembre 2010