A CASA DI ROSS
A CASA DI ROSS
Stasera concertone, di quelli imperdibili, che è costato ore di fila a Joannes Carolus, visto che i biglietti, messi in vendita un mese fa al mattino, sono andati esauriti in poche ore. Sono dieci anni che non ascolto Chopin eseguito dal vivo da Pollini; era esattamente il Giugno del 2000, quando, insieme a Joannes Carolus e mio padre, grande appassionato di Chopin, siamo stati all’Auditorium di Via della Conciliazione, dove Pollini dedicò metà del suo programma al grande compositore polacco alla presenza del Presidente Ciampi, con tanto di corazzieri in alta uniforme: così come stasera era presente il presidente Napolitano con la signora Clio (senza corazzieri). Questa volta tutto il programma è stato dedicato a Chopin, perché il prossimo 1° Marzo si festeggia il bicentenario della sua nascita: e, chi può, ha in programma finanche il pellegrinaggio a Varsavia. Non poteva quindi mancare l’omaggio di Maurizio Pollini (che è stato consacrato proprio dalla sua vittoria al premio Chopin) al grande compositore, omaggio che comincia alla grande, con l’integrale dei 24 Preludi op.28. Di solito, il Preludio (lo dice la parola), è una composizione che ne introduce un’altra, più complessa ed articolata: ma Chopin (ed in seguito anche Debussy), ha trasformato il preludio in una composizione a sé stante. I 24 Preludi, (scritti tra il 1835 ed il 1839 a Valdemosse, nell’isola di Maiorca, dove Chopin si era rifugiato con la sua compagna George Sand per tentare di curare la tubercolosi che lo porterà alla morte nel 1849, a soli 39 anni), sono pezzi di brevità a volte anche fulminea, lunghi da appena 12 a non più di 90 battute, cui il direttore d'orchestra Hans von Bülow, diede dei titoli (“Presentimento di morte”, S2ei come un fiore”, “Il danzatore polacco”, “Il duello”, “Paura”, “Suicidio”, “Marcia funebre”, “La tempesta”, etc.) dei quali "La goccia", dato al n.15 per via dell'ostinata nota ribattuta per tutta la durata del brano, è entrato immediatamente e durevolmente nel favore popolare. La raccolta fu poi pubblicata nel 1839, al rientro nella capitale francese, pubblicazione che provocò molto scalpore nell'ambiente musicale dell'epoca, perché Chopin infranse le regole classiche, dando breve durata ai Preludi e mancando quindi di dar loro una struttura evidente. A partire dall'inizio del ventesimo secolo, comunque, i Preludi di Chopin sono diventati un vero must per i pianisti, come dimostra la lunga serie di registrazioni dell'opera a partire dal 1926, con l'incisione di Cortot. I Preludi di Chopin furono spesso, nel corso degli anni e dei secoli a venire, indicati come "degni successori" dei 24 Preludi per il clavicembalo per temperato di Bach, anch'essi composti in modo da averne uno per ogni chiave (la differenza sostanziale, tuttavia, vede l'opera di Bach strutturata in 24 preludi e ventiquattro fughe, mentre Chopin non offre una prosecuzione ai suoi preludi dell'opera 28). Ed ecco i 24 Preludi con le tonalità, che hanno una loro logica: alla tonalità maggiore segue il preludio con la sua relativa tonalità minore (per esempio, al preludio in do maggiore segue il preludio in la minore, che è, appunto, la tonalità relativa minore al do maggiore):
1.Do maggiore - (Agitato)
2.La minore - (Lento)
3.Sol maggiore - (Vivace)
4.Mi minore - (Largo)
5.Re maggiore - (Allegro Molto)
6.Si minore - (Lento Assai)
7.La maggiore - (Andantino)
8.Fa diesis minore - (Molto Agitato)
9.Mi maggiore - (Largo)
10.Do diesis minore - (Allegro Molto)
11.Si maggiore - (Vivace)
12.Sol diesis minore - (Presto)
13.Fa diesis maggiore - (Lento)
14.Mi bemolle minore - (Allegro)
15.Re bemolle maggiore - (Sostenuto)
16.Si bemolle minore - (Presto, con fuoco)
17.La bemolle maggiore - (Allegretto)
18.Fa minore - (Allegro Molto)
19.Mi bemolle maggiore - (Vivace)
20.Do minore - (Largo)
21.Si bemolle maggiore - (Cantabile)
22.Sol minore - (Molto Agitato)
23.Fa maggiore - (Moderato)
24.Re minore - (Allegro Appassionato)
Pollini ha offerto anche un’esecuzione di due dei 21 Notturni, considerati tra i più belli di tutta la musica per pianoforte, e la ballata n.1 (delle 4 composte) in sol minore, molto apprezzata da Schumann, scritta durante il primo soggiorno parigino di Chopin.
Le varie sezioni del brano sono tecnicamente impegnative, e la sua complessa struttura combina alcune idee delle forme della sonata e della variazione. Questa ballata è stata inserita nella colonna sonora del film “Il pianista”, del regista polacco Janusz Olejniczak. In posizione ottimale, alla sinistra del Maestro, ho potuto seguire attentamente i movimenti delle mani, al punto in cui, a furia di sporgermi oltre la balaustra, ho rischiato di cadere di sotto, con macchina fotografica, programma di sala e borsetta.... Il Maestro Pollini ha chiuso il concerto trionfalmente, con il Notturno op.27 n.2, scritto da Chopin tra il 1834 ed il ’35; notturno strutturato in tre parti, non secondo la consueta sequenza A-B-A, ma con la periodica riproposizione del tema iniziale, ispiratore, di volta in volta, di nuovi episodi, come un’unica melodia che generi incessantemente se stessa, con scalette di congiungimento da un punto all'altro, piccoli trilli, mordenti, acciaccature, gruppetti, discese di quarte e quinte spezzate, appoggiature inferiori e superiori, il tutto confezionato con grande eleganza. La coda è una delle più belle e raffinate scritte da Chopin: come caduta di perle, precipitano dolcemente piccoli intervalli di quinta, prima che l'andamento cullante del basso assorba anche il cantabile. Dopo i bis, graditissimi, concessi e seguiti da ovazioni, il presidente Napolitano si è avvicinato al palco per salutare il Maestro, là dove è esplosa la sala in una standing ovation ed il concerto è terminato. A noi non è rimasto che visitare la mostra dedicata al poeta del pianoforte, organizzata in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma: per la prima volta in Italia sono esposti al pubblico manoscritti autografi di Chopin con partiture e documenti provenienti dal museo Chopin di Varsavia. Una mostra interessante, che resterà aperta nel Museo degli strumenti musicali sino all’8 Marzo, con ingresso libero.
Cliccare sulla foto per accedere alla pagina con le foto del concerto, della visita al museo e della serata.
POLLINI, CHOPIN
mercoledì 24 febbraio 2010