a casa di ross
a casa di ross
Anche stamattina ci siamo alzati presto, per poter arrivare ad Arezzo in mattinata. Siamo stati qui diverse volte, ma noi non si perde occasione per tornare nell’amata terra toscana: questa è la terra di Piero, come familiarmente lo chiamiamo noi, amanti di Piero della Francesca e della pittura rinascimentale. E di Piero e di Vasari è piena Arezzo, bella città posta tra le vallate del Casentino, del Valdarno, della Val di Chiana e della Val Tiberina. Ma è anche la città che ha dato i natali ad un monaco che ha “inventato” la notazione musicale, ciò che ha permesso di tramandare la musica, Guido d’Arezzo; e nel suo nome, l’ultima settimana d’Agosto si svolge un concorso corale polifonico internazionale; ma non solo: Arezzo ospita anche, ogni anno, un festival di musica rock, al quale sono stati invitati artisti come Joan Baez, Goran Bregovich, Patty Smith, Peter Brook, Peter Gabriel e molti altri. Nelle belle strade e piazze di Arezzo sono state anche alcune scene dei films “Il ciclone”, “La vita è bella”, “Una sera d’Ottobre”. Dopo aver visitato l’anfiteatro romano e fatto una passeggiata per il centro, siamo andati a mangiare in un ristorante molto carino, intimo ed accogliente, dove abbiamo trovato molto buono il servizio, ottimo il rapporto qualità prezzo, e ci siamo trovati a nostro agio. Il ristorante é “Ciò che piace”, situato in Via S. Lorentino 12, (tel: 0575 - 37.12.87 e 339 - 87.45.676; chiuso il lunedì ed il martedì a pranzo), a pochi passi dal Museo Medievale, la Casa del Vasari e la Chiesa della S.S. Annunziata. Il soffitto, con i mattoni e le travi in legno, rende calore ed intimità alle sale, così come il colore arancio, predominante del tovagliato, colore che io amo, che dona calore. Ottimi gli affettati ed i pecorini, freschissima l’insalata e le verdure grigliate, decisamente degni di plauso i cappelli del prete alla zucca con scaglie di fossa ed olio “nostro”. Già, l’olio... Confesso che ne abbiamo versato parecchio, sulle fette di pane fragrante e caldo... una vera delizia dorata. Per me è una delle cose più buone, pane ed olio... Ligi al detto “Post prandium, deambulare”, abbiamo quindi camminato per le belle strade di Arezzo, gustato il caffè in uno splendido locale storico, il “Caffè dei Costanti”, curiosando tra i ricchi negozi di gastronomia, aperti per la maggior parte, visitando le chiese, ricche di tesori artistici. Per me, amante del Rinascimento, Arezzo è uno scrigno di tesori preziosi: meravigliosi gli affreschi di Piero nella Chiesa di San Francesco, splendido il crocifisso ligneo di Cimabue, incantevole la romanica chiesa di S. Maria della Pieve, bellissima la raccolta ed intima chiesa romanica di San Domenico. A noi comunque piace tutta la città, molto a misura d’uomo, dove si può passeggiare con tranquillità, tra bei negozi, caffè storici, botteghe, gastronomie ricche, bei palazzi e piazze interessanti. Torneremo, torneremo ancora ed ancora, a lustrarci gli occhi, lo spirito, il cuore, e, perché no, anche lo stomaco...
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VISITA AD AREZZO
domenica 28 febbraio 2010