a casa di ross
a casa di ross
Ho cominciato a pensare al succo di frutta ieri mattina, visto che attendevamo una coppia di cari amici nel pomeriggio e desideravo far trovare loro qualcosa di dissetante e fresco. Cercando di spiegare a Joannes Carolus cosa intendevo preparare e cosa mi serviva, però, mi sono incartata ed incantata, come un disco rotto: non mi veniva in mente il nome dello strumento, in questo caso fondamentale, per la riuscita del succo di frutta stesso. I miei pochi, fulminati e svalvolati neuroni si erano fissati sul termine “essiccatoio”, “passatoio”, “colatoio”, ed altri fantasiosi, ma quanto mai improbabili termini che finivano, chissà perché, tutti in oio: un vero e proprio corto circuito, un black out, un buco nero che mi impediva di ricordare il nome dell’oggetto in questione. Joannes Carolus, dopo aver pazientato per circa 10 minuti, mi ha invitato con un pacato e stringato: “Dillo con parole tue”, che mi ha fatto venire la ridarola e che è stato pertanto inefficace. Visto lo stallo, che pareva insormontabile, e dato che ormai ero pronta a preparare il succo di frutta, mi sono intrepidamente inerpicata sino a raggiungere il ripiano più alto di uno dei pensili della cucina per tirar fuori, dopo un congruo “ravanamento”, accompagnato da un musicale “Ta taaa...”, “la caccavella” in questione, adoperata in passato sino allo sfinimento ma ancora perfettamente funzionante, tenendola sollevata a mo’ di trofeo. “Ah, ma si trattava della centrifuga!” è stato il placido commento di Joannes Carolus, che ha squarciato le tenebre che avvolgevano le mie povere celluline grigie smemorate, chiosando, infine: “Caspita, un vero reperto archeologico”, con annesso sollevamento di sopracciglio degno di Mr. Spock. Si tratta in effetti della centrifuga, una Moulinex acquistata nel 1984, in perfetto stato malgrado l’abbia usata tantissimo in questi anni, dato che, specialmente in estate, adoro bere ed offrire succhi di frutta e di verdura, combinandoli in vari modi. I succhi di frutta, che non ho l’abitudine di zuccherare, (non ce n’è bisogno) sono sempre molto graditi, anche dai bambini, e se ne possono bere a volontà. Ieri ho scelto le prugne rosse, leggermente asprigne, per bilanciare il dolce delle pesche, ed il melone che armonizza il tutto; melone che dona una nota vellutata e profumata, per gustare un buonissimo succo di frutta che può, con l’aggiunta di un terzo di brut, diventare uno squisito aperitivo...
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SUCCO DI FRUTTA FRESCA ESTIVA
lunedì 23 agosto 2010