a casa di ross
a casa di ross
Ieri mattina il telefono è squillato; al mio “pronto” la voce familiare di un’amica, allegra e squillante mi ha chiesto se la paninoteca era aperta e se poteva ordinare un Ross menù con panini e patatine fritte, dopodichè ci abbiamo riso sopra per cinque minuti. E per addolcire un pasto come quello dell’altro ieri potrei servire un bel frappè alla banana, (che ho ribattezzato bananito), perché d’estate fa sempre piacere una bevanda fresca e vitaminica. Frappè preparato mentre preparavo casa e bagagli, nella speranza di poter partire per il Salento, ospiti di una cara amica, Azzurra. E siccome il rio destino è sempre biecamente in agguato, ha provato a metterci i bastoni tra le ruote: in un crescendo di alterne vicende che ha trascinato la nostra auto in un gorgo di meccanici, mentre la tata per la mamma risultava dispersa ed irreperibile, più altri inconvenienti che hanno messo a dura prova la nostra pazienza. Dovevamo partire alle 16, invece siam partiti alle 18, con l’auto carica, stracarica, che di più non si può, ciò che ha dato il destro agli arguti commenti di Joannes Carolus ed il nostro benzinaio che, come al solito, ha capito che partivamo per dieci giorni, e che avevamo caricato mezza casa. E, dato che ho la buona abitudine di consultare le previsioni meteo, avendo visto che era prevista pioggia la pioggia sul Salento per il fine settimana, oltre alle due borse attrezzate per la spiaggia, mi sono anche doverosamente attrezzata di ombrelli, cappellini antipioggia e trench con tanto di sciarpe in tinta. Il navigatore prevede mezzanotte e mezza come ora di arrivo, saltando la cena, ma l’importante era partire: un vero e proprio golpe, premeditato da un mese ma incerto sino all’ultimo...
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BANANITO
mercoledì 1 settembre 2010