a casa di ross
a casa di ross
Siamo sempre un po’ come “Totò e Peppino divisi a Berlino” anche se la situazione è migliorata; oggi siamo riusciti a far stare Otto e Taddy insieme in salotto per circa mezz’ora, ma non eravamo sicuri se Taddy volesse fargli le feste o fargli la festa: non sembra, ma la sfumatura c’è, ed è rilevante. Non è finita qui: siccome evidentemente amiamo complicarci la vita, ieri sera abbiamo ricoverato in soffitta (avendo terminato gli spazi a disposizione, e non abitando peraltro noi a Windsor Castle), un altro micino bianco, bellissimo, bagnato fradicio per la pioggia ed incredibilmente affamato, che però, non potendo tenere, abbiamo affidato proprio stasera ad una gentile signora che lo ha accolto a casa. Ventiquattr’ore appena, ma che sono state foriere di un trambusto domestico assolutamente rimarchevole; ma tant’è, siamo felici di aver potuto salvare due micini deliziosi e meritevoli di casa ed affetto. E dopo aver passato una giornata emozionante, ricca di colpi di scena, di attese e speranze trepidanti, una calda giornata autunnale (ancora una volta, per il mio sconforto, Roma si è aggiudicata la palma di città più calda d’Italia), ho ideato e confezionato una salsa adatta per le uova sode, la carne ai ferri, la soglioletta al vapore, una tartina con il pomodoro: insomma, una salsa multi uso, che Joannes Carolus, simpaticamente, ha battezzato salsa Pariglia...
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SALSA PARIGLIA
mercoledì 22 settembre 2010