a casa di ross
a casa di ross
Credo di essere l’unico umano sull’emisfero occidentale che potrà raccogliere i pomodori a Natale; ‘ché l’unica, eroica pianta di pomodorini sopravvissuta agli assalti selvaggi dei gatti, alle cadute dei vasi e ad altri inconvenienti mi sta donando i pomodori, un bel po’ fuori stagione. In questi ultimi due mesi ho speranzosamente e testardamente continuato ad annaffiare, contro ogni logica, le due piccole piantine rimaste, mentre Joannes Carolus scuoteva il capo, in segno di sfiducia; in effetti, malgrado le abbia teneramente parlato e l’abbia carezzata, la penultima delle due piantine mi ha lasciato proprio ieri, ma l’ultima, coraggiosa, resistente, caparbia quanto me, mi ha ripagata: non credevo ai miei occhi, quando oggi, tra le foglie ho visto il primo mini pomodoro acerbo, verde, grande quanto un pisellino. Ai miei salti e grida di giubilo si è radunata intorno alla vittoriosa piantina superstite, vezzeggiata e festeggiata come Orazio Coclite, una serie di teste, appartenenti ad alcuni vicini di casa, le bocche aperte a formare tanti grandi O, assorte nella contemplazione della nona meraviglia del mondo prima, ed a guardare me poi: come ortolana non varrò granché, dato che il mio unico esperimento ortofrutticolo è quello che si vede; però vanto, credo, un successo unico. Dovessi vincere il Guinnes dei Primati, hai visto mai...
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CAROTINE DELIZIOSE ALLA MAGGIORANA
venerdì 18 novembre 2011