a casa di ross

a casa di ross
Non so se sono io a complicare le cose semplici o se le mie mani siano inadeguate all’abbondanza; fatto sta che oggi ho trovato particolarmente difficile manovrare contemporaneamente i guanti, il telefonino con le cuffiette, il guinzaglio con Taddeo annesso, le chiavi di casa, e, last but not least, l’ombrello. Qualcosa, è sicuro, cade sempre. E, secondo la legge di Murphy, di solito cade l’oggetto più fragile, o quello più costoso. Ma c’è di più: oggi ho potuto constatare quanto mi stia tornando complicato anche parlare al telefono e, contemporaneamente, fare qualche altra semplice cosa, tipo guardare dove metto i piedi o tirar su il cappuccio del piumino senza far danni. Giuro che non era così sino a poco tempo fa: ero rinomata per l’abilità di telefonare, rifare i letti e cuocere la salsa di pomodoro nello stesso momento, per esempio. Non so se sia un ulteriore peggioramento delle condizioni dei miei poveri neuroni rovinati; o, un’ipotesi che sto prendendo in considerazione, se semplicemente i miei residuati neuroni siano scesi in sciopero, reclamando uno stile di vita più tranquillo, più conveniente al mio (ed al loro) status, con le cose fatte una per volta. In attesa di capire se sia ora di non accatastare freneticamente più cose nello stesso tempo, ho preparato gli spaghetti con i funghi e lo speck, che ci son piaciuti di molto...
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SPAGHETTI CON FUNGHI E SPECK
mercoledì 16 febbraio 2011