a casa di ross
a casa di ross
Joannes Carolus ha capito come si sarebbe messa la Domenica, quando mi ha visto in assorta contemplazione di una macchiolina sul frigorifero. Sapeva che sarebbe stato solo l’ouverture, perché il demone della pulizia si era appena impossessato di me, e mi avrebbe trascinata, novella Mastro Lindo, nel turbine di un’accurata pulizia di pareti e pavimento della cucina, (a tratti anche inginocchiata per pulire perfettamente gli angoli); pulizia inframmezzata da ben tre macchinate di bucato, una di lavastoviglie, lo stendere il detto imponente bucato, e pulire finanche il filtro della lavastoviglie, dopo averla scaricata; terminando finalmente la mattinata con il preparare la tavola ed il pranzo del dì di festa. Mattina terminata, si; ma non la giornata: dopo pranzo abbiamo provveduto ad installare il nuovo lampadario nella nostra camera da letto, la qual cosa ci ha impegnati per un’oretta, (di solito faccio da assistente a Joannes Carolus, passandogli i ferri), operazione non priva di conseguenze, dato che prevede la pulizia susseguente per togliere di mezzo la polvere caduta dal soffitto. Con il caldo che ha fatto oggi, una roba da primavera inoltrata e non da inverno pieno, abbiamo lavorato in maglietta, con una sudata che mollami. Epperò all’ora del tè, a sole tramontato, la temperatura è scesa, e di parecchio; dopo la doccia è stato bello ritrovare l’inverno e concederci un buon tè con i pasticcini, semplici semplici, preparati con la pasta delle Ciambelline della Paperina, (che ricordo confezionai dopo un altro laborioso pomeriggio domenicale alla ricerca del Manuale di Nonna Papera; che, abbiamo poi scoperto dopo ore di faticosa e frenetica ricerca, invece di stare in soffitta, era, in bella mostra, proprio sullo scaffale dei libri di cucina nel corridoio). Ricetta alla quale oggi ho apportato un paio di modifiche: invece di ricavare le ciambelline dalla pasta, ho praticato un incavo nella pallina di pasta ben fredda di frigorifero, all’interno del quale ho amorevolmente adagiato pochissima confettura di pesche: perché dopo le feste natalizie non ho più in casa frutta secca da mettere sulla ciambellina (come prevede la ricetta originale), e nemmeno ciliegie candite; mancanza che però mi ha portato ad ingegnarmi per escogitare la soluzione che ho infine trovato. Soluzione che ha peraltro di molto interessato il serenissimo Joannes Carolus, che ha gradito sia i pasticcini che il profumato Earl Grey; pomeriggio che si è finalmente concluso con un aperitivo a casa di una nostra cara amica. Perché, per goderci un po’ di riposo domestico e festivo, noi bisogna che si esca di casa...
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PASTICCINI CON CONFETTURA DI PESCHE
domenica 6 febbraio 2011