a casa di ross
a casa di ross
Oh nooo, l’ora legale noooooo! Ossignur, che tragedia, che sconquasso per le mie povere celluline grigie. Tutti gli anni di questo periodo mi arriva ‘sta tegolata sul coppino che mi rintrona, mi svalvola, mi terremota tutta: e Dio sa quanto non ne abbia bisogno, viste le grame condizioni dei miei pochi ma ben sgangherati neuroni. Tanto perché il buongiorno si vede dal mattino, (e mai detto fu più azzeccato), stamattina, appena svegli, noi non si riusciva a capire che caspita di ora fosse: perché non avevamo regolato tutti i numerosi orologi di casa, e perché uno, che non era stato caricato ed era quindi fermo dalla sera prima, segnava addirittura una terza ora. Per dieci minuti c’è stato l’imbelinamento totale, con l’ora che oscillava dalle 7,30 alle 9,30; sinché Joannes Carolus, con i suoi neuroni pimpanti, (io ero totalmente ottenebrata dal sonno, ma rendo maggiormente l’idea se dico che mi mancava solo il rigor mortis), ha avuto l’idea di guardare il televideo, perché la giornata avesse un’ora di partenza e di riferimento (almeno per i pasti). Mia suocera è stata ben più sfigata di noi: la Laura, ospite da mia suocera per il fine settimana, dovendo alzarsi presto per andare ad allenarsi con la sua squadra, ha impostato l’ora legale al suo telefonino quando ha inserito la sveglia, senza sapere che il telefonino aggiorna l’ora legale automaticamente: sicché entrambe si son svegliate alle 5 di mattina. Che mancassero ben due fusi orari è stata una tardiva scoperta, fatta ben oltre la prima colazione, (‘ché mia suocera è riuscita a prepararla: io, a quell’ora, non sarei riuscita nemmeno a trovare la cucina. Ma che dico: non sarei riuscita a trovare nemmeno le pantofole. Ma che dico: non sarei riuscita a trovare nemmeno me stessa), quando, anche loro alla ricerca dell’ora giusta, hanno acceso la televisione, per scoprire che, per mia suocera, era ormai troppo tardi per rimettersi a dormire (mentre per la Laura era troppo presto per uscire): sicché mia suocera era stonata assai già dopo pranzo; mentre io sarò stonata per una settimana, e non oso pensarci, visto quello che ho già combinato oggi. Invitati per il tè a casa di un’amica, ho preparato delle sfogliatine deliziose: passata, ripassata e sorpassata come sono dall’ora legale, ho lietamente dimenticato di fotografare parecchi passaggi. Dato che il dolce è di molto semplice, non è un danno irreparabile: ma solo il Cielo sa che altro riuscirò a combinare nei prossimi giorni...
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SFOGLIATINE MIELE E MANDORLE
domenica 27 marzo 2011