E’ da vari giorni che non ho a che fare con il super mega fantastico telefonino nuovo che mi ha regalato il serenissimo Joannes Carolus per il mio compleanno. Per il momento il telefonino sta vegetando serenamente sulla cassettiera, perché sto ancora usando il vecchio telefonino (per imparare il funzionamento del quale impiegai, a suo tempo, un discreto lasso di tempo). Sono in stato di soggezione, non solo perché ho paura di perderlo e di farlo cadere, ma anche perché ha un fracasso di funzioni e di modalità da imparare, e l’idea di passare ore a studiare il manuale mi accascia. Per ora, nelle rare volte in cui l’ho preso in mano sono solo riuscita a comporre numeri di telefono, e non ho nemmeno guardato come si mandano i messaggi o si costruisce la rubrica. Il bello è che nessuno mi crede, mi guardano sorridendo come a dire “ma va là”: nessuno capisce il mio dramma, ‘ché al posto mio ci andrebbero pure a dormire, con quel telefonino agognato da un sacco di gente. Ma tant’è, diamo tempo al tempo, a furia di smanettarlo ne verrò a capo. Intanto ho preparato codesto dissetante, ricco succo di frutta, ‘ché adoro la frutta: è trionfale presentare in tavola, a fine pasto o per la merenda, un cesto di frutta fresca, specialmente in estate. Ed è bello trovare (e far trovare) sul buffet una brocca di succo di frutta fresca, in codeste giornate calde, di conforto quando si torna da una giornata al mare o da una impegnativa giornata di lavoro. Dovrò pure affrontarlo,‘sto telefonino, e sarà la sfida all’OK Corral...

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