a casa di ross
a casa di ross
Il Decio in questione è mio nonno, che è stato uomo affatto particolare, extra ordinario, spiritoso ed un po’ difficile, il quale soleva abbondare di aforismi, massime e sentenze che sono entrate, per la maggior parte, a far parte del nostro lessico familiare. Sosteneva il Decio, per esempio, che il mondo è bello perché (a)variato, tenendo con ciò a sottolineare che i suoi gusti e pensieri erano parecchio discrepanti da quelli del resto dell’umanità (andando da sé che gli “avariati” fossero sempre gli altri, mica lui). Un’altra frase delle sue era: “Cento lire per cominciare, mille per smettere”, per indicare quanto una persona faticasse per imprendere qualcosa e quanto fosse altrettanto difficile farlo poi smettere, avendo trovato gusto. Altrettanto spesso sosteneva che di quel che c’era (in casa sua) non mancava nulla, frase di un’ovvietà strabiliante che a noi, immancabilmente, suscitava l’ilarità; ma che oggi, andando a ravanare in cucina per preparare un piatto di pasta a gentile richiesta, e trovando parecchie falle nelle scorte, mi è tornata in mente: ‘ché ho potuto constatare che, davvero, di quel che c’è non manca nulla. Mi sono così dovuta arrangiare a scodellare in tavola un piatto di pasta con ciò che avevo: dedico ed intitolo dunque codesto semplicissimo ma squisito piatto di mafalde al mio indimenticabile, originale, irripetibile, difficilmente contentabile nonno, al quale però, conoscendolo, sarebbero garbate di molto...
Cliccare sulla foto per accedere alla pagina con la ricetta e le foto della preparazione.
MAFALDE DI DECIO
martedì 9 agosto 2011