a casa di ross
a casa di ross
Tagliare a fette l’enorme zucca che Anna, la cugina di mia suocera, ci ha donato, è stata la parte più difficile; munita di un grande coltello, a mo’ di Norman Bates in “Psycho”, l’ho dapprima accoltellata con violenza, praticandole poi un perfetto harakiri, in modo da tagliarla quasi a metà; ho quindi sostenuto con la detta zucca una lungo, aspro, faticoso corpo a corpo, che mi ha messa a ben dura prova, per riuscire a tagliarla a fette giganti, che ho lessato a vapore anche qui con difficoltà, perché la vaporiera a stento ha contenuto sì tanta abbondanza. Dopo, preparare il risotto è stata una passeggiata, al termine della quale ho portato in tavola, per il dì di festa, un risotto meravigliosamente autunnale e goloso, un vero trionfo di sapore e di colore, uno spettacolare arancione; risotto che, con ben scarsa fantasia (spossata com’ero dal combattimento con la zuccona non ho potuto concepire di meglio, ma si accettano suggerimenti), ho intitolato come la zuppa di ieri. Le pasticciere, si sa, sono esseri dolci e gentili: ma quando accoltellano una zucca diventano delle vere belve...
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RISOTTO DI HALLOWEEN
martedì 1 novembre 2011