Bella cosa il riordinare: quando i cassetti non si chiudono od il contenuto dei pensili esplode, intuisco che è ora di procedere ad un riassetto metodico, intelligente, esauriente; lavoro necessariamente di concetto e di pazienza che assorbe tutte le mie residue celluline grigie, per porre rimedio a si tanta abbondanza, e che mi impegna per un bel po’ di tempo. Ogni volta penso di essere arrivata ad una sistemazione definitiva, e mi complimento con me stessa per i risultati eccellenti; ma, prima o dopo, pavlovianamente abituata a trovare le pinze od il taglia pasta in quel preciso cassetto ed in quel punto del cassetto, devo cercare di ricordare il nuovo posto intelligente e logico dove li ho spostati (la qual cosa, come si immaginerà, non è di tutto riposo, specie se quell’instrumento serve urgentemente, e nemmeno scontata). Per non parlare poi del riordino della cassettiera: dopo aver sistemato meticolosamente e amorevolmente maglioni e camicette, al momento di andare a prendere il capo che desidero scopro che è, inevitabilmente ed immancabilmente, sempre l’ultimo in fondo al cassetto oppure in fondo, ma molto in fondo all’armadio; il che mi costringe a svuotare il cassetto o la mensola dell’armadio per recuperare il detto capo, nonché a rimettere tutto a posto (e dato che di solito vado a tutta velocità, codeste operazioni non sono fatte con la dovuta calma e ponderatezza, cosa che prelude dunque ad un’ulteriore riordino dei capi freneticamente ributtati in fondo al cassetto). Ma codesti deliziosi, golosi mandorlini non richiederanno fatica alcuna, facili e veloci da preparare come sono, i quali spariranno velocemente dal vassoio. Considerazione che viene spontanea: dopo il dovere vien bene il piacere, noooo?

La ricetta dei mandorlini è dello chef pasticciere Maurizio Busi, della pasticceria “Paola” di Poggio Renatico (Ferrara).

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