All’ora di pranzo, non vedendo comparire Otto tra i questuanti pelosi, ho cominciato a chiamarlo reiteratamente. Data l’inutilità dei miei richiami, (mai Otto sarebbe mancato all’offerta di un bocconcino prelibato), mi sono allarmata e sono andata a cercarlo; per scoprire che il nostro gatto gaglioffo, afflitto dalla sindrome di David Livingstone era andato in trasferta, ad esplorare il balcone (e, magari, anche l’appartamento), del nostro vicino di casa. Dopo vari tentativi, sono finalmente e rocambolescamente riuscita a farlo rientrare a casa, dandogli poi una sonora sculacciata (ma dandogli però, dieci minuti dopo, un bocconcino goloso), sperando che ciò funga da deterrente per una prossima tentazione. Non so in che modo sia riuscito a superare il poderoso e faraonico graticcio che tanto faticosamente abbiamo sistemato sul nostro balcone, illudendoci in tal modo di contenere le velleità esploratrici del nostro gatto gagliardo ed intraprendente; ma è noto che la donna può vincerla sul diavolo, ma non su un gatto...

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