a casa di ross
a casa di ross
Alle crepes suzette associo sempre una giornata di luglio di tanti anni fa, quando mio zio ed io siamo andati a pranzo in un bel ristorante ai Castelli. Alla fine del pranzo mio zio, all’epoca direttore dell’ Hotel Hassler di Roma, ordinò le crepes suzette. A me ragazzina fece grande impressione veder flambare il Grand Marnier nella padellona di rame sopra al fornelletto, davanti ai nostri occhi, preludio allo scivolare sui nostri piatti delle golose crepes caramellate e profumate di arancia. Un dolce speciale, all’epoca di normale amministrazione nei grandi ristoranti e nei grandi alberghi internazionali, ma oggi un po’ fuori moda, un piatto, come si dice... datato, ma tanto, tanto, tanto buono. Tanto datato che neanche Joannes Carolus, più giovane di me, aveva mai conosciuto. Oggi la mancanza è stata colmata, e credo che non passerà molto tempo prima che io le riporti sulla tavola domenicale, perché sono piaciute molto anche a lui. La ricetta, che ho dovuto correggere perché imprecisa sul procedimento del caramello, (e non è l’unica ricetta con errori di procedimento) è tratta dal libro “Sacher, il ricettario della grande cucina austriaca” di Alexandra Gurtler e Christhoph Wagner, edito dalla Giunti Editrice. Anche la ricetta delle crepes è inusuale per me, perché ho sempre adottato una ricetta senza panna: però ho voluto provare e devo dire che trovo che non apporti notevoli miglioramenti alle crepes. Ho indicato entrambe le ricette per le crepes, in modo da dare l’opportunità di provare le due versioni (le variazioni introdotte da me sono tra parentesi). Segnalo che con le dosi indicate dal libro per la salsa all’arancia non ho potuto preparare le 12 crepes indicate, ma solo 8.
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CREPES SUZETTE
domenica 1 novembre 2009