a casa di ross
a casa di ross
Tre anni fa ho convinto il Gian a regalarci una gelatiera. Come al solito, quando propongo un acquisto, specie attinente alla cucina, mi ha guardato e mi ha chiesto, spassionato: “Ne abbiamo davvero bisogno?” Lo fa per il nostro bene, per evitare che casa nostra sia ulteriormente inondata di stampi, libri, riviste, taglia biscotti, attrezzi vari, oltre che piatti, tazze e posate nuove. Aveva un pregiudizio: mia cognata, che aveva una gelatiera di quelle costose, ce l’aveva sconsigliata, perché, diceva, la sua, di gelato ne faceva poco e si smontava subito. Tuttavia il prezzo era molto conveniente, la gelatiera mi sembrava capiente, inoltre ho pensato che il gelato si potesse conservare in freezer, nelle vaschette con coperchio ermetico. Così ho insistito per acquistarla, soprattutto pensando che il gelato, ormai, lo fanno strapagare (tranne in una gelateria, qui a Roma, il mitico e fantastico Old Bridge, ma di questo ne parlerò un’altra volta). Insomma, doveva essere un esperimento, ed eravamo pronti a riporre ‘sta benedetta gelatiera in qualche remoto angolo della soffitta. Invece... invece, la macchina si è rivelata una meraviglia: lavora benissimo, prepara un ottimo gelato, che poi metto nelle vaschette ed in freezer. Il recipiente lo tengo in freezer, mentre il coperchio con la paletta ed il motore sta in una scatola. L’unico inconveniente è che devo aspettare 24 ore prima di utilizzare ancora il recipiente, che deve raffreddare bene in freezer, per fare il gelato. Però basta organizzarsi, e preparare due o tre tipi di gelato alla settimana, in modo da avere più gusti a disposizione, in freezer. I più richiesti, in casa, sono, ovviamente, quello allo yogurt e quello alle fragole, ma vanno anche i gusti di pistacchio, crema, caffè, cioccolato ed amarena. Quindi consiglio di acquistare la gelatiera e di preparare in casa il gelato: non ve ne pentirete. Oggi, passando davanti al fruttivendolo sono caduta in estasi di fronte a delle fragole profumatissime, invitanti e rosse, così ho colto l’occasione e le ho acquistate, per farne gelato, si, ma anche da mangiarle così al naturale, oppure appena bagnate di aceto tradizionale balsamico di Modena, e persino con la panna montata.
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GELATO ALLA FRAGOLE
venerdì 15 maggio 2009