a casa di ross
a casa di ross
I gatti sono ladri per natura. La nostra lo è ancora di più. Se Rossini avesse conosciuto la Tatti avrebbe scritto “La gatta ladra”.... Devo sempre stare sul chi vive: abbandonare un bicchiere d’acqua o la mia tazza di latte anche solo per un minuto significa ritrovarsi la gatta china sul bicchiere o la tazza, a lappare goduriosamente la mia acqua o il mio latte. Il bello è che accoglie i rimproveri e le mie urla disperate con malcelato fastidio, che esprime ondeggiando nervosamente la coda, mentre si allontana aristocraticamente. Molte volte ho trovato torte, che avevo posto sul balcone ad intiepidire, allegramente smozzicate, biscotti appena sfornati sbriciolati e mancanti di svariate parti, pezzi di parmigiano sul tavolo, pronti ad essere grattugiati, sbocconcellati, fettine di prosciutto o pezzetti di tonno mancanti dai piatti lasciati incustoditi anche solo per il tempo di alzarsi per rispondere al telefono. Una sera l’ho beccata con una fettina di roast beef in bocca, sgraffignata dal piatto che stavo per servire a mia madre. Ho ingaggiato dunque con lei un serrato e silenzioso combattimento corpo a corpo per costringerla a restituire il maltolto, senza che la genitrice se ne accorgesse. Ho rimesso la fettina, miracolosamente integra, nel piatto e... mia madre è ancora viva e vegeta, dopo tanti anni. Oggi sono riuscita a salvare, per un pelo, il parmigiano grattugiato. Così sono riuscita a portare in tavola questo risottino autunnale, con i finferli che mi ha regalato la mia cugina valtellinese, Patrizia. Un ottimo risotto, davvero....
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RISOTTO CON I FINFERLI
martedì 29 settembre 2009