a casa di ross
a casa di ross
Manca un mese alla fatidica data del S.Natale: per molti umani ciò significa una specie di conto alla rovescia, il che comporta un’estenuante maratona alla ricerca dei regali, ansiose consultazione di riviste, manuali, blog, siti di cucina per comporre il menù delle feste, la spesa, (che magari si risolvesse in un’unica giornata, invece comporterà ondate successive, sempre più frenetiche, man mano che si avvicina la vigilia, salvo scoprire, alle sera della vigilia, a negozi già chiusi, che mancano le uova, l’olio o le cipolle), il rinfrescare le tovaglie ed i tovaglioli delle feste, il preparare la casa per l’arrivo di ospiti, nonché vestire la casa con addobbi, presepi, alberi (il che significa andare a ripescare scatoloni polverosi e pesanti in cantina o nelle soffitte), preparare panettoni, pandori, torroni, cene e cenoni, il che, dulcis in fundo (si fa per dire), porta irrimediabilmente alla temibile operazione “riciclo degli avanzi”: cosa che metterà a dura prova le mie povere celluline grigie già tutte rattoppate (ricordo perfettamente la sera del 7 Gennaio scorso, quando, ultimato il re-impacchettamento di tutto l’ambaradam in soffitta, ciò che segna ufficialmente la fine delle festività, mi sia spalmata come un’ameba sul divano). Tutto ciò si svolgerà tra il traffico infernale, la disperata ricerca di parcheggio, la calca nelle strade e nei negozi, e, pare, anche il freddo polare che sta per arrivare. Tutto ciò è stato solo un anno fa, ma: come dimenticare che l’anno scorso sono riuscita ad abbattere l’albero faticosamente montato (con tutta l’attrezzatura canonica di palle, luci e festoni); che abbiamo bloccato il traffico dietro a Via Cola di Rienzo perché era l’unico parcheggio disponibile nel raggio di cinque chilometri, situato in una posizione scomoda (ed uso un eufemismo), tra un albero ed un cassonetto dell’immondizia) cosa che ha costretto Johannes Carolus a perigliose e perduranti manovre (che hanno appunto bloccato la circolazione per cinque minuti, durante i quali siamo stati fatti oggetto, di colpi di clacson ed altri improperi da parte degli automobilisti inferociti); che in un noto negozio di gastronomia del centro ho raggiunto le casse risalendo la folla come un salmone nel fiume, e che ho avuto quasi un bottone strappato del trench durante la suddetta operazione; che ho sostenuto una surreale e divertente conversazione con l’addetto della pescheria circa il risotto con l’astice da preparare per il pranzo di Natale; che, se non fosse arrivato Luca sarebbe ancora lì (l’astice). Che la caldaia si è rotta proprio a ridosso del Natale, gramo, gramissimo accidente che, oltre a farci gelare per giorni, ha portato gli operai in casa, i quali hanno allegramente preso a mazzate i muri, ed ho dovuto pulire e raccogliere calcinacci per giorni, (manco fossimo a Beirut); infine, come dimenticare la desolazione degli scaffali vuoti del gigantesco supermercato a pochi giorni dal Natale... Ma tant’è: anche quest’anno il S. Natale arriverà il 25 Dicembre, e domani anche noi, come centinaia di migliaia di italiani, ci avventureremo tra le procelle del centro, in cerca di idee per i regali, negozi di gastronomia, nonché altre commissioni; e che Dio ce la mandi buona, perché già sabato scorso abbiamo visto il centro commerciale preso d’assalto da orde di acquirenti, cosa che ci ha costretti alla fuga già nel primo pomeriggio. In vista di sì tanto impegno, ho preparato un contorno piacevolissimo e, questo si, facilissimo e velocissimo da preparare, che piace sempre di molto: per non far fatica almeno qui, e adesso...
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PISELLINI CON PROSCIUTTO E FUNGHI
venerdì 26 novembre 2010