Una celeberrima azienda italiana produttrice di biscotti e prodotti da forno ha provveduto a spedirmi a casa l’album per raccogliere i punti. Conoscono i loro polli... come ho visto la borsa da picnic con la tovaglia abbinata, che spettano a chi raccoglie tutti i punti, ho emesso gridolini di entusiasmo, zampettando felice per casa, cercando di far partecipe di ciò un divertito Joannes Carolus, sventolandogli sotto al naso l’album con le caselline da riempire di punti e le foto di borsa e tovaglia. Per “scorciare”, ho già tre punti preziosi incollati sull’album, e, come l’anno scorso, ehm, spero che le amiche mi aiutino nella raccolta, perché non so se ce la faremmo a mangiare tutto quel pane in cassetta, granetti e grissini... Ma c’è ancora tempo per preoccuparsi di ciò; intanto ho preparato le flamiches con gli asparagi, in porzioni singole. La flamiche è una torta salata, di origine fiamminga, da qui il nome, e consiste in un guscio di pasta salata (pasta sucrèe o salèe), con un appareil, (un ripieno) di formaggio, panna, tuorli d’uovo, e con la noce moscata, ingrediente indispensabile; inoltre ci sono flamiches che impiegano verdure e uova, zucca e cipolle, o formaggio. Si può ovviamente preparare una flamiche grande, ma sono più pratiche le flamiches piccole, da servire come aperitivo, con una flute di spumante o champagne. Ho scelto gli asparagi perché di stagione, si, ma anche perché sono raffinati, ma le varianti sono molte: si possono usare i funghi, i porri, i carciofi, le zucchine, le zucche e le cipolle, sempre seguendo lo stesso procedimento. Al posto della brisèe si può usare la pasta sfoglia, oppure la pasta foncèe, leggerissima e friabile, che ho usato persino per una crostata dolce. Le mini flamiches si possono preparare in anticipo, e congelarle prima di cuocerle, oppure cuocerle, sempre in anticipo, e scaldarle leggermente prima di servirle. Se si sceglie di preparare un’unica flamiche, la cottura in forno va ovviamente prolungata di almeno 5’.

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