a casa di ross
a casa di ross
C’è stato un lungo periodo, all’inizio del nostro matrimonio, in cui la dispensa ed il frigorifero di casa nostra sarebbero stati in grado di affrontare serenamente un paio di quarantene nonché l’allarme nucleare, oltre che gli amici a cena. Ricordo che una sera, per aiutarmi, il marito di una nostra amica, aprendo la dispensa per porgermi un ingrediente che mi serviva, la trovò strapiena di vari tipi di zucchero, di farine, di lieviti, il cremor tartaro e l’ammoniaca per dolci, con tale assortimento e quantità da negoziante, che prese a ridere fragorosamente; credo che ancora si ricordi della cosa, perché la trovò assolutamente divertente, non afferrando il perché di uno stoccaggio così imponente, visto che la guerra non era alle porte. E’ che ho sempre bisogno di avere in casa di tutto e di più, per preparare ciò che mi serve, specie quando so che a tavola ci saranno ospiti, (non sempre si può uscire a reperire il necessario: per esempio, di notte e durante i giorni di festività nazionale, come oggi, i negozi sono chiusi). E quindi questi mini Paris Brest mancano di un elemento chiave, le mandorle, perché non le avevo in dispensa: ormai i Paris Brest erano pronti ed ho dovuto procedere e cambiare la farcia richiesta da Alain Ducasse; inoltre, per aggiungerci il carico da undici, il caldo ci ha messo del suo, perché la farcia si è letteralmente accasciata nel giro di un minuto, praticamente già nella sac à poche, ed ha rovinato tutto l’effetto scenografico, cosa che ha creato in me angoscia, sgomento ed orrore. Joannes Carolus, al mio grido di dolore, si è precipitato in cucina, pronto al soccorso, poi, serafico, si è limitato ad alzare un sopracciglio, dichiarando che la cosa non lo turbava e disturbava più di niente; dato che l’ importante, per lui, è la bontà effettiva del prodotto, della qual cosa si è prontamente accertato. Oltre a cambiare la farcia e ad aver leggermente modificato la temperatura del forno, abbassandola lievemente, ho scelto di preparare non un unico grande Paris Brest, bensì otto mini porzioni, che peraltro sono state di molto gradite dagli ospiti, che hanno meravigliosamente e vistosamente ignorato la farcia smontata, anzi, hanno contribuito a smontarla ulteriormente, affondando le forchette a più riprese sul dolce, con commovente entusiasmo. Che mondo sarebbe, senza gli amici...
La ricetta è tratta dal volume: “Il grande libro di cucina di Alain Ducasse - I dessert”, a cura di Frédéric Robert, Giunti Editore, pag. 312, del costo di 50 euro. Ed è veramente un grande libro, ‘sto volumone, che pesa ben 3 chili e 267 grammi...
Cliccare sulla foto per accedere alla pagina con la ricetta e le foto della preparazione.
PARIS BREST DI ALAIN DUCASSE
mercoledì 2 giugno 2010