Ieri avrebbe dovuto essere una tranquilla giornata di riposo. Invece... dopo pranzo sono salita in soffitta a cercare un oggetto che non trovavo a casa, indossando la giacca da sci (la soffitta d’inverno è un frigorifero) ed elmetto con lampada annessa, per effettuare una ricerca approfondita e coscienziosa, che è rapidamente degenerata in uno scavo archeologico in piena regola. L’oggetto in questione, ahimè, non è saltato fuori, però,  in compenso, abbiamo buttato via l’equivalente di sette carriole di roba vecchia, i resti di un mobiletto ed altri oggetti ormai inservibili dopo anni di permanenza nella soffitta istessa. Un lavoro che ci ha preso tre ore, una sfacchinata da bovari indescrivibile, che ci ha ridotti stanchi, sudati, con le mani sporchissime; ma che ha fatto ordine, spazio e pulizia in soffitta, ciò che spero bene augurante per l’anno appena iniziato (chi pulisce e riordina a Capodanno lo fa per tutto l’anno, come dice il proverbio), perché fare spazio e buttare le cose inutili è auspicabile. Per consolarci di sì tanta faticata ho preparato codeste crespelle, buonissime, facilissime, profumate di origano, (alla pizzaiuola, appunto) per un pranzo festivo e festoso. Ma una domanda mi è sorta spontanea: chissà perché oggi pomeriggio Joannes Carolus ha voluto portarmi a spasso per il centro (malgrado ci fosse talmente tanta folla che in alcuni punti di Via del Corso e di piazza di Spagna non era possibile camminare, cosa che fa venire la scrofolosi verrucosa horribilis al serenissimo Joannes Carolus) ed in libreria per una cioccolata...

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