Il mistero del mio calzino perduto è stato risolto, senza dover far intervenire il commissario Basettoni. Cercavo i miei occhiali (che novità), e, dopo essere impazzita per un quarto d’ora a cercarli da per tutto in casa (bidone della spazzatura compreso, vista la fine che ho fatto fare al penultimo paio), ho avuto l’idea di guardare sotto al divano, dove erano stati avvistati l’ultima volta: così ho trovato sia gli occhiali che il mio calzino spaiato; non potendo non notare che avevo lasciato entrambi i calzini nella nostra camera, sul letto, prima della sparizione. Dopo qualche minuto di perplessità, e non credendo che il calzino, da solo, avesse percorso tutta quella strada, mi è venuto spontaneo il pensiero che il responsabile sia stato Otto: gatto birbante che già in precedenza si era macchiato del furto della cravatta di Joannes Carolus, che avevamo ritrovato, dopo giorni e giorni in cui l’avevamo cercata come la Titina, ben nascosta sotto al pianoforte. Un vero gatto ladro, recidivo, per giunta, che dovrebbe essere studiato da un gat-criminologo: perché mai un gatto dovrebbe rubare e nascondere calzini e cravatte? Ah, saperlo, saperlo...

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