a casa di ross
a casa di ross
Con grande allegrezza annuncio che siamo finalmente riusciti a compiere l’ultimo step dell’operazione Otto, il quale da ieri notte dorme in salotto con Tatti e Taddeo; ciò che significa che è stato completamente accettato in famiglia. Il muro di Berlino è quindi stato definitivamente smantellato, con nostra grande soddisfazione, e siamo tornati ad essere padroni del nostro bagno, finalmente orbato di ciotole, cuccia a casetta (rimasta sghemba a causa del pernottare del micio sul tetto di gommapiuma) e lettiera, con tutti i fastidiosi annessi e connessi. Si verificano, di tanto in tanto, inseguimenti e scambi di opinioni tra Otto e Taddeo, ma sono vistosamente incruenti e civili, anzi: Taddy sta di molto attento ad avvicinare il naso alla portata delle zampe di Otto, che, a 7 mesi abbondanti sta rivelando un caratterino mica male, bello sveglio, furbetto e rapido che è un piacere. Purtroppo i pelosi si scambiano le ciotole, ognuno mangiando dalla ciotola dell’altro, non si sa per dispetto, gelosia o golosità, mandando a Patrasso la suddivisione per età e per razza (i cani non dovrebbero mangiare il cibo per gatti e viceversa, mentre il cibo per i gatti anziani non è adatto ai cuccioli di 7 mesi come Otto). Sculacciare il mariuolo non serve, ahimè: il furbetto, dopo un minuto di mia distrazione è di nuovo sulla ciotola della Tatti, che lo lascia fare, guardando però me, in silenzio, acciocché io, maschio alfa del branco, ristabilisca l’ordine violato (però l’ho beccata, zitta zitta, a pescare dalla ciotola di Otto). Inoltre Otto ha già imparato i vantaggi del self service, saltando gagliardamente e con aplomb sul tavolo in sala da pranzo o sul bancone in cucina, su ciò incautamente lasciato incustodito; a ciò ero abituata già con la Tatti che, per la sua vetustà, ormai da tempo non riesce più a saltare sul tavolo a sgraffignare od assaggiare alcunché, perdendo il titolo di gatta ladra a favore del micio più giovane. Dovrò quindi riabituarmi a stare di molto attenta a non lasciare roast beef, carne o torte sul tavolo, pena il trovare cose mangiucchiate e sbriciolate, o non trovarne affatto. In mezzo a tutto codesto traffico, ho preparato uno squisito contorno di prugne e cipolline in tegame, (un piatto ebraico), un contorno eccellente per i piatti di carne, come le scaloppine, o l’arrosto; contorno sorprendente che ci ha conquistati per la sua bontà e piacevolezza, per l’originalità ed un sapore affatto particolare...
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PRUGNE E CIPOLLINE IN TEGAME
sabato 19 febbraio 2011