Che barba, che noia il lunedì. Quanto è effervescente il venerdì, foriero di vacanza e di baldoria fine settimanale, tanto è faticoso affrontare il lunedì. E talvolta ci si mettono altre complicazioni, come stamattina: un tamponamento vicino casa ha causato code chilometriche, con molesti colpi di clacson, nervosismo tra i malcapitati automobilisti, telefonate isteriche per avvertire del ritardo in ufficio eccetera eccetera eccetera, blocco del traffico che è durato sino a mezzogiorno. Anche al parco ho potuto notare le conseguenze di un lunedì piovoso e grigio: un parco deserto, dove tutti i padroni di cani hanno dimostrato il desiderio di tornare più presto del solito a casa. A me piace la pioggia, e trovo di molto rilassante passeggiare meditando sotto l’ombrello, ascoltando musica; trovando altrettanto bello tornare a casa, nella cucina calda ed accogliente, dove ho preparato la zuppa del lunedì d’inverno, profumata di pomodoro, rosmarino e legumi, con un giro d’olio d’oliva ed una grattatina di pepe; una bella zuppa calda e ristoratrice, che porta conforto e calore a chi torna a casa la sera, stanco ed affamato: perché le zuppe van fatte riposare, e danno il meglio di sé proprio alla sera...

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