Quasi quasi non ci credo nemmeno io: è da un bel pezzo che non mi chiudo fuori casa, non esco con i calzini in mano, non butto gli occhiali nella spazzatura, non sbaglio i saluti, non distruggo il guinzaglio di Taddy agganciandolo al ferma porta dell’ascensore (rischiando per giunta di impiccare il nostro bassotto), che non ne combino una delle mie, insomma. In effetti un bell’exploit, insolito ma piacevolissimo, commentavo ieri al telefono con un’amica, che chiedeva lumi sul mio nuovo, inedito, virtuoso e, finalmente, corretto comportamento, avendo notato che su codesto diario mancano, da tempo, le mie imprese paperesche. Sarà la primavera, ho cinguettato, oppure i ritmi rallentati che mi sono imposta per via della mia età (non riesco più a fare tre cose contemporaneamente, ahimè); per evitare di svampare le ultime celluline grigie, ‘ché vorrei, anche se poche, sgangherate e malconce, mi accompagnassero per altri anni ancora: sapete com’è, mi ci sono affezionata...

Cliccare sulla foto per accedere alla pagina con la ricetta e le foto della preparazione.