Giornata di lavoro extra ordinario, oggi, perché ho riordinato e pulito i ripiani del piano di lavoro in cucina, anche per trovare posto alla pirofila d’acciaio acquistata sabato scorso ed alle due pentole in cotto portate da Milano. In codesta complicata e faticosa operazione non sono stata sola: accovacciata in mezzo agli stampi, gli attrezzi, le pentole di terracotta e vari mucchi di altri imprescindibili oggetti che mi aiutano a cucinare, Taddy prima e la Tatti poi si sono alternati per darmi il loro parere, guardando, cogitabondi e con di molto interesse, il modo in cui trovavo soluzione ed alloggio a pentole e stampi per il cioccolato. Inevitabilmente, un po’ come la coperta corta, essendo le cose in numero assai superiore rispetto allo spazio ed ai mobili che ho a disposizione, qualcosa giocoforza è rimasto sul pavimento; dato che sono attrezzi che uso, sia pure non frequentemente, che non sono ancora pronti per la spazzatura o per la soffitta, hanno raggiunto gli altri sistemati (in maniera affatto pittoresca) sopra i pensili, (che prima o poi verranno giù, e tutta la cucina sprofonderà al piano di sotto, lo so): dovendo al termine ammettere che si, ho una cucina un po’ fuori dal normale, decisamente alternativa. Come han sottolineato recentemente un paio di nostri amici, nel guardarsi intorno, sono di molto creativa...

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