Il motto della brava pasticciera è dulcis in fundo, (e non potrebbe essere diversamente): infatti con il dolce Panforte ho chiuso il diario dell’anno appena trascorso. Ma la buona pasticciera è adusa addolcire anche l’inizio dell’anno, con qualcosa di dolce e di beneaugurante: con i Ricciarelli, antichi dolcetti senesi (furono serviti al banchetto nuziale di Caterina Sforza e Gerolamo Riario, nel 1447), anche se allora si chiamavano marzapanetti. Buonissimi Ricciarelli che abbiamo gustato ieri, dopo il cenone di S. Silvestro, tra una tombolata, i fuochi d’artificio tradizionali ed i brindisi d’ordinanza, profumatissimi di mandorle e friabili, che hanno dolcemente accompagnato l’ingresso del nuovo anno: che auguro a tutti fortunatissimo, felice e dolce come questi Ricciarelli...

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